
Elkann non cita la Juventus nella lettera agli azionisti Exor. Dal 2021 era sempre presente, un anno fa l'elogio a Giuntoli
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NON SUCCEDEVA DAL 2021 - Nel suo intervento il numero 1 di Exor ha ovviamente parlato delle sue aziende leader come Stellantis e Ferrari, ma si è soffermato anche su Cnh, Philips, Clarivate e altre società minori del portafoglio azionario. L'assenza della Juventus fa quindi rumore anche perché l'ultimo anno in cui non fu citata nei suoi discorsi fu addirittura nel lontano 2021.
L'ANNO SCORSO L'ELOGIO A GIUNTOLI - Addirittura nella lettera della passata annata John Elkann elogiò Cristiano Giuntoli definendo quello 2023/24 come l'anno zero della ripartenza: "La stagione 2023/24 è “l’anno zero” per la Juventus, in cui la società sta ponendo le basi per il suo ritorno, sia in campo che fuori. Cristiano Giuntoli, che si è unito a noi nel 2023 e che è stato appena nominato miglior direttore sportivo dell’anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli lo scorso anno, contribuirà a plasmare la Juventus del futuro. La squadra punta a tornare in Champions League e ha già confermato la sua presenza nella Coppa del Mondo per Club Fifa allargata nell’estate del 2025. Con una maggiore attenzione ai giovani talenti della squadra Next Gen, la Juventus punta a costruire una struttura di costi sostenibile, in linea con le nuove normative Uefa, che richiedono ai club di ridurre sempre più gli stipendi dei giocatori e gli ammortamenti in percentuale dei ricavi operativi".
TETHER E UNA GESTIONE DIFFICILE - Sono sicuramente settimane intense per il club bianconero, alle prese in campo con la rivoluzione di Igor Tudor dopo la cacciata di Thiago Motta, ma anche ad una rivoluzione societaria che potrebbe stravolgere in estate gli equilibri in essere ora. E con il gruppo Tether che si è insediato con un pacchetto di minoranza all'interno delle quote del club, il fatto che John Elkann non abbia citato il club bianconero può essere un ulteriore segnale di un distacco.
ALTRA RICAPITALIZZAZIONE? - La realtà dei fatti è che a fine stagione Exor potrebbe nuovamente trovarsi nelle condizioni di dover immettere nuovo capitale nella Juventus con una nuova ricapitalizzazione, la quarta negli ultimi anni. Entro il 30 giugno servono cessioni per almeno 30 milioni di euro per rimanere entro i 32 milioni di euro di perdita su cui pesa anche l'esonero di Motta. La delusione di Elkann per questa gestione è tanta, ma anche nel silenzio il futuro bianconero passa sempre da questa proprietà.
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degno padrone rubentus